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Accertamento bancari: deve essere analitica la giustificazione delle movimentazioni
/in Accertamento, Accertamento bancario, Giurisprudenza tributaria/da Paolo Dalle CarbonareL’articolo 32, comma 2, del Dpr 600/73, che afferma che i singoli dati ed elementi risultanti dai conti bancari sono posti a base delle rettifiche e degli accertamenti, se il contribuente non dimostra che ne ha tenuto conto nelle dichiarazioni o che non si riferiscono ad operazioni imponibili, va interpretato in senso restrittivo.
Secondo la Corte di Cassazione, infatti la prova da fornire a cura del contribuente deve essere analitica in merito ad ogni singola movimentazione, che deve trovare riscontro con operazioni già evidenziate nelle dichiarazioni oppure estranee all’attività aziendale.
Indagini bancarie: PVC obbligatorio anche nel caso di indagini a tavolino
/in Accertamento, Accertamento bancario, Giurisprudenza tributaria/da Paolo Dalle CarbonareAnche nel caso di controlli a tavolino l’Agenzia delle Entrate deve essere approntato e notificato al contribuente verificato un P.V.C. o comunque di un verbale di chiusura delle indagini per il cui esame e per le eventuali sue difese il contribuente deve godere di un termine di giorni 60.
La mancanza di PVC determina l’illegittimità e la nullità degli avvisi emessi senza il rispetto della procedura. La totale carenza di p.v.c. (e/o del verbale di completamento delle indagini) e la conseguente mancata consegna al contribuente non può esser giustificata dal fatto che il controllo fiscale non era consistito in una vera e propria verifica con l’accesso presso i locali aziendali ma da una mera richiesta di informazioni bancarie tramite questionario.
C.T.P. Treviso – Sezione III – Sentenza n. 874 del 3 dicembre 2014
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