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Accertamento da indagini finanziarie anche nei confronti di soggetti non imprenditori o lavoratori autonomi

L’accertamento basato su indagini finanziarie e valido anche se effettuato nei confronti di soggetti non imprenditori. Lo ha stabilito la Suprema Corte, con sentenza depositata il 29 novembre 2017, n. 2855, con la quale i giudici di legittimità nella sentenza con la quale il contribuente lamentava di essere stato assoggettato ad accertamento induttivo del reddito basato sulle movimentazioni bancarie pur non essendo imprenditore o lavoratore autonomo e di aver subito l’inversione dell’onere probatorio sia relativamente ai versamenti effettuati sia per i prelevamenti.

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fonte: Il Sole 24 Ore

 

Cedolare secca anche se il conduttore è una società

Confermando l’orientamento già assunto da alcune Corti di merito (Ctp Reggio Emilia, sentenza n. 470/2014), la Commissione Tributaria Provinciale di Milano, con sentenza n. 3529 depositata il 17 aprile 2015, ha stabilito che l’opzione per la c.d. “cedolare secca” è inibita ai locatori esercenti attività d’impresa, mentre non pregiudica l’accesso al regime agevolativo la circostanza che il conduttore sia una società commerciale. Irrilevante, per i giudici meneghini, il contenuto della circolare dell’Agenzia n. 26/2011 (secondo la quale anche il conduttore dovrebbe non essere imprenditore), in quanto il documento di prassi non trova alcun fondamento nell’articolo 3 del Dlgs 23/2011: si tratterebbe di una “circolare creativa”, che darebbe un’interpretazione estensiva della norma.

Ctp Milano, sentenza 17 aprile 2015, n. 3529