Costi fittizi in dichiarazione: non è dichiarazione fraudolenta se le fatture non sono registrate in contabilità
Non incorre nel reato di dichiarazione fraudolenta il contribuente che indica in dichiarazione costi fittizi se le fatture non sono annotate in contabilitò. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con sentenza 21612/2015, che ha qualificato la fattispecie come dichiarazione infedele.
Secondo la Suprema Corte la dichiarazione fraudolenta (articolo 2 D. Lgs. 74/2000) si realizza quando le fatture false sono registrate nei registri Iva e conservate in azienda, ma si configura il reato di dichiarazione infedele (articolo 4 D. Lgs. 74/2000).