La crisi non giustifica il mancato versamento di imposte
Per la terza sezione penale della Corte di Cassazione, per non rispondere dei reati di omesso versamento delle imposte non è sufficiente provare la crisi economica che ha investito l’azienda ma è necessario documentare anche l’effettiva impossibilità per l’imprenditore di fronteggiare altrimenti la crisi. Non basta così argomentare l’inadempimento con il mancato incasso di crediti vantati e il pagamento degli stipendi ai dipendenti.
Secondo la Suprema Corte potrebbero verificarsi casi in cui sia possibile invocare l’assenza di dolo o l’assoluta impossibilità di adempiere all’obbligazione tributaria, il cui apprezzamento è devoluto al giudice del merito.
È necessario, però, l’assolvimento degli oneri di allegazione che, circa la crisi di liquidità, devono avere attinenza, non soltanto all’aspetto della non imputabilità all’azienda della crisi economica, ma anche all’impossibilità di non poterla adeguatamente fronteggiare tramite il ricorso, da parte dell’imprenditore, di idonee misure da valutarsi in concreto.