Remunerazione delle collaborazioni

Treviso, 7 maggio 2003

Oggetto: quesito su remunerazione delle collaborazioni.

Il Vostro iscritto chiede “se codesto Ordine consiglia modalità di retribuzione
propriamente specifiche per i rapporti di collaborazione coordinata continuativa,
diversamente da quella in funzione del tempo impiegato per svolgere la collaborazione
(oraria)”.
A tal proposito giova ricordare che le caratteristiche che devono coesistere
affinché un contratto possa essere qualificato come collaborazione coordinata
continuativa sono:
1. Contenuto intrinsecamente artistico o professionale
2. Mancanza di vincoli di subordinazione rispetto al committente
3. Le prestazioni devono essere svolte nell’ambito di un rapporto unitario e continuativo
4. Mancanza di mezzi organizzati per lo svolgimento
5. La retribuzione deve essere periodica e prestabilita
6. Non devono rientrare nell’ambito della professione abituale
Per quanto sopra esposto, in particolare al punto 5, ritengo che una retribuzione
oraria, e quindi non periodica e prestabilita, sia estranea al contratto di collaborazione
coordinata continuativa. Al fine di evitare spiacevoli e gravose contestazioni da parte
dell’INPS consiglio pertanto di rispettare i sei requisiti sopra riportati.
Cordiali saluti.
Paolo Dalle Carbonare