Prestazioni occasionali

Treviso, 16 aprile 2010

Quesito
Buongiorno egregio Dottore,
Volevo chiederLe un’informazione.
Ho svolto una prestazione occasionale da libero professionista (sono iscritto all’ordine degli Ingegneri di Xxxxxx) per un importo poco inferiore a 5000 euro.
Volevo sapere se, dato il fatto che questa prestazione è secondaria rispetto al mio reddito principale, e che la collaborazione è meramente occasionale, devo rilasciare ricevuta con ritenuta d’acconto pari al 20% oppure se sono esente dalla ritenuta d’acconto.
Attendendo Vs. cortese riscontro, Le porgo i più distinti saluti.
Risposta
Il quesito non indica quale sia la sua occupazione. Ritengo comunque che la sua attività principale sia svolta in forma di dipendente.
Purtroppo la normativa vigente non indica dei parametri certi per discriminare tra prestazione occasionale ed attività abituale di lavoro autonomo. La soglia dei 5.000 euro alla quale lei fa riferimento serve (unitamente alla durata inferiore ai 30 giorni) ad identificare le collaborazioni occasionali (nelle quali il prestatore stabilisce una connessione organica con il committente) e non le prestazioni occasionali.
Se comunque, come appare dal tenore del quesito, la prestazione resa è veramente occasionale, il compenso sarà assoggettato a ritenuta d’acconto del 20%, salvo il caso di prestazione effettuata nei confronti di committente privato (non avente partita IVA).
Il reddito percepito dovrà essere indicato nel quadro RL del Modello Unico.
A disposizione per ulteriori puntualizzazioni, porgo distinti saluti.
Paolo Dalle Carbonare