La trascuratezza nell’inventario apre all’accertamento induttivo
Cass. Civ. sez. trib., 26 settembre 2024, n. 25744
Qualora l’inventario ometta di indicare e valorizzare le rimanenze con raggruppamento per categorie omogenee si determina un ostacolo nell’analisi contabile del Fisco, da cui discende l’incompletezza e l’inattendibilità delle scritture contabili, che giustificano anche l’accertamento induttivo puro e il ricorso alle presunzioni super semplici, ossia prive dei requisiti di gravità, precisione e concordanza. Nel caso in cui il contribuente non abbia assolto – già in sede di accesso, ispezione o verifica – l’onere di mettere a disposizione degli accertatori le distinte che sono servite per la compilazione dell’inventario, egli è tenuto ad esibirle, al più tardi, in sede contenziosa, onde consentire al giudice di merito, ferma la legittimità del metodo dell’accertamento, di valutarne l’attendibilità.